La sanità pubblica a garanzia dell'equità sociale
Cari Soci,
nel nostro Paese oltre l’8% delle famiglie vive in povertà. In quelle con almeno uno straniero sale al 30%. il 14% degli under 18 (1.400.000) si trova in condizioni di povertà assoluta: la metà delle famiglie italiane ha un reddito sotto i 27.000 euro annui. In questo scenario appare del tutto ovvio che ci sia una forte esigenza di una sanità pubblica basata sulla solidarietà, l'universalismo e l'equità, l’unica forma organizzativa in grado di fornire risposte che tutelino l’intera popolazione ed in particolare le fasce più svantaggiate assicurando loro una assistenza dignitosa ed efficace.
Alle porte abbiamo tre grandi problematiche da fronteggiare: l’invecchiamento della popolazione, l’introduzione di cure mediche sempre più costose, seppur più efficaci, la carenza e l'insoddisfazione del personale sanitario che si sente sfruttato e sottopagato.
Di contro il finanziamento del nostro sistema sanitario in percentuale al PIL è tra i più bassi in Europa e sono previste ulteriori contrazioni nei prossimi anni.
In questo quadro occorre diminuire il ricorso improprio alle cure, concentrando le risorse su quegli aspetti in grado di incidere positivamente sui determinanti di salute. Agendo sull’empowerment dei cittadini e sulla rimozione/mitigazione dei fattori di rischio dipendenti dai comportamenti individuali, vale a dire promuovendo la prevenzione, si attenuano le diseguaglianze che sono spesso alla base delle malattie. In questo ambito occorre ribadire con forza l’importanza strategica della profilassi vaccinale in particolare per le persone più fragili e della lotta al fenomeno dell’antibiotico resistenza che se non contrastato rischia di divenire a breve una delle prime cause di decesso.
Non si può, inoltre, non tener conto dell’impatto sulla salute che il cambiamento climatico in atto comporta in termini di eventi estremi, disponibilità idrica, sicurezza alimentare e cambiamenti nella comparsa e diffusione di malattie di origine infettiva.
Il percorso va attivato, sia promuovendo la consapevolezza della popolazione con interventi rivolti alla cittadinanza e alle comunità, sia fornendo supporto al decisore politico ed orientandolo ad investire oggi per raccogliere a distanza, per la implementazione di interventi di prevenzione primaria e secondaria nei percorsi clinici di diagnosi, cura e riabilitazione, avendo al centro dell’azione la presa in cura non della mera malattia, ma della salute dei cittadini. Il congresso SItI 2025 intende riflettere su questi presupposti e fornire possibili percorsi virtuosi di sanità pubblica a garanzia della uguaglianza ed equità degli interventi sanitari.
Dott. Enrico Di Rosa
Presidente SItI